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3.

Mindfulness

Che cos'è la meditazione di piena consapevolezza (mindfulness) ?

La piena consapevolezza, la piena coscienza o mindfulness significa dirigere la propria attenzione in un certo modo, deliberatamente, al momento presente e senza portare un giudizio di valore.

Ciononostance la mente umana ha una natura vagabonda e le nostre abitudini mentali, le nostre reazioni automatiche ci distolgono di continuo dal qui e ora. Per questo motivo, se la pratica della piena consapevolezza può sembrare semplice, non è necessariamente facile.

La parola "meditazione" nell'accezione che ci interessa nelle sedute non corrisponde nè ad un'attitudine che consiste ad assorbirsi in una profonda riflessione nè ad una pratica religiosa.

Cercheremo innanzitutto a sviluppare uno strumento di regolazione dell'attenzione e emozionale, al di la di ogni credenza.

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Che cosa NON è la meditazione :

  • La meditazione non è uno stato di profondo rilassamento (l'attenzione è volta alle sensazioni non verbali, del corpo, sensoriali).

  • La meditazione non significa fare il vuoto nella mente (non è possibile, il cervello produce pensieri).

  • La meditazione non è una pratica religiosa o spirituale (nel modo in qui personalmente la propongo nelle mie sedute).

  • La meditazione non è del rilassamento, della sofrologia o dell'ipnosi. Si vuole ricercare l'accettazione delle emozioni e non uno stato di riposo. L'intenzione non è modificare il proprio stato, ma osservarlo nel momento presente.

Soprattutto, non bisogna puntare a qualcosa, ma semplicemente osservare quello che c'è.

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E' un apprendimento e un allenamento.

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Processo in quattro fasi :

  1. Fermarsi.

  2. Portare la propria attenzione sulle sensazioni.

  3. Osservare senza intervenire.

  4. Lasciare essere.

Essere pienamente cosciente del momento presente, delle sensazioni, dei pensieri e delle emozioni

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La modalità FARE VS la modalità ESSERE (essere presente qui e ora)

La modalità "fare" è il nostro pilota automatico, il processo che si attiva spontaneamente ogniqualvolta siamo presenti fisicamente ma assenti mentalmente. La modalità "fare" è sottointeso dal nostro bisogno di risolvere immediatamente ogni problema o sensazione scomoda. Nel modo "fare" tendiamo a lasciarci acchiappare da esigenze esterne, anche a detrimento della nostra salute o benessere.

 

La modalità "essere" implica ristabilire il contatto con i nostri sensi. Coltivando la nostra capacità a tornare al momento presente (il qui e ora), ci offriamo la possibilità d'aver più libertà di scelta. La modalità "essere" consiste ad essere vigili riguardo l'esperienza presente, a percepire direttamente ciò che accade nel mondo esterno come nel mondo interno.

 

Diventando più coscienti dei nostri pensieri, emozioni e sensazioni, impariamo a non ricadere senza fine nelle vecchie abitudini mentali che ci mettono in difficoltà.

 

La pratica meditativa ci porta a fare attenzione alle cose come sono e non come noi vorremmo che fossero.

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